L’associazione ha aderito al progetto di fotografia sociale narrativa “Una Luce per la Pace”, insieme ad Esprì e promosso da Psicologi per i Popoli Lodi (MI), lanciato il 20 giugno in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato.
Una Luce per la Pace è un progetto gratuito e aperto a tutti il cui scopo è creare una riflessione sulla pace: 1) Diffondendo un messaggio di pace e accoglienza per tutte le persone rifugiate e migranti 2) Favorendo una riflessione condivisa nelle reti sociali virtuali e territoriali 3) Promuovendo la creatività e la cura come modalità di gestione dei conflitti e delle emergenze.
Qui la presentazione e le modalità di partecipazione per gruppi e singoli.
Manifestazione finale dell’attività didattica svolta nelle scuole torinesi dal corso “Islam: radici, fondamenti e radicalizzazioni violente”, giunto alla sua terza edizione grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo. L’unico corso in Italia che offre ai giovani uno spazio sicuro per discutere di argomenti delicati: Islam, migrazioni e terrorismi. Oltre alla presentazione e alla premiazione dei lavori delle classi di studenti, interverrà per occasione il magistrato Stefano Dambruoso per il Giorno della Memoria delle Vittime del Terrorismo e delle stragi.
Seconda edizione del progetto “Islam: radici, fondamenti e radicalizzazioni violente” nasce nel 2015 dal Tavolo di lavoro che la Città di Torino ha promosso, attraverso la Commissione legalità del Consiglio Comunale, per affrontare progetti e politiche di prevenzione e contrasto dei fenomeni di radicalizzazione violenta. Coordinato dalla nostra associazione in partnership con CO.RE.IS., Comunità Religiosa Islamica, e ASAI Associazione diAnimazione Interculturale e veicolato nelle scuole secondarie attraverso il CE.SE.DI., il Centro Servizi Didattici della Città Metropolitana di Torino, con i patrocini della Commissione Legalità della Città di Torino e quello del Comitato Diritti Umani del Consiglio regionale de Piemonte e finanziato dal contributo della Compagni di San Paolo.
Questa mattina nella Sala Rossa del Consiglio comunale di Torino è stato presentato il progetto formativo per le scuole intitolato “Islam e radicalizzazione. La cultura dei diritti umani per contrastare gli estremismi violenti”.
Erano presenti il sindaco del Comune di Torino Piero Fassino, il vicepresidente del Consiglio comunale Silvio Magliano, il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus, la presidente della Commissione legalità del Comune Fosca Nomis, la consigliera delegata all’Istruzione della Città Metropolitana Domenica Genisio, il ricercatore della Radicalisation Awareness Network (RAN) Luca Guglielminetti, il Garante dei Detenuti Bruno Mellano ed i rappresentanti delle associazioni Leon Battista Alberti, Coreis, Comunità religiosa islamica, Asai, Anpe e del Cesedi.
Il progetto coinvolge 19 classi dell’area metropolitana di Torino con oltre 500 studenti che parteciperanno nel corso dell’anno scolastico ad attività formative per sviluppare un ragionamento critico di contrasto all’islamofobia. Il progetto si conluderà a marzo con una giornata formativa nell’Aula del Consiglio regionale del Piemonte.
“Il Comune di Torino – ha affermato Fosca Nomis – sta lavorando alla proposta di istuire il 18 marzo, giorno dell’attentato al museo del Bardo di Tunisi in cui sono morti due torinesi. come Giornata dedicata alle vittime del terrorismo”.
Video dell’incontro:”Islam e radicalizzazione. La cultura dei diritti umani per contrastare gli estremismi violenti”, Torino lunedì 14 dicembre 2015. Presentazione del progetto in Sala Rossa, aula consigliare della Città di Torino.
The C4C Project, the terrorism survivors’ storytelling, is a global platform for resilience stories and radicalisation awareness. It is a cross national project, supported by the European Commission – DG Home Affairs (ISEC program), started at the beginning of 2013, involving several private, no-profit and public partners, but open to the collaboration of other interested subjects. The project aim – through ‘The terrorism survivors storytelling’ web platform – is to spread the stories of the victims to the general public and to specific target groups, by collecting, categorizing and giving e-collaborative tools and additional resources for the practical use of these narratives – for example, in educational programs for students and young adults, to empower people with a critical thinking toward hate narratives, or to prevent people from becoming attracted by or permissive towards violent movements, or to de-radicalize people engaged into a radicalisation pathway. The project is proceeding along three main procedures: 1) The selection, cataloguing, digitization of the materials that contain survivors stories and testimonies, retrieved through the Italian and French associations of victims of terrorism with the availability of other European associations; 2) The design and development of a multilingual platform (The Terrorism Survivors Storytelling) that contains the archive (Global data-base) of the selected materials files. Some of these will be made directly available in their various forms of text, video, photos (Multimedia deposit). That digital material will be used for digital storytelling activity to create new communication/didactic products through the e-collaborative tools, currently on the platform. Furthermore the platform will offer some selected didactic and methodological resources to help its practical usage at the ground floor carried on by practitioners, teachers, tutors for educational/prevention/de-radicalization programs. 3) The enhancement of the strategic value of the C4C project and dissemination of its achieved results during the first two years of its life. A specific target will be a group of students in Italy and France who are going to test the platform and its e-collaborative tools.
See the YouTube channel on educational and prevention activities in schools